Stampa

"Vi svelo le donne che hanno fatto la rivolta" - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

imageAntonella Bertoli, presidente della commissione provinciale pari opportunità, con Corazzari

Le donne che hanno fatto la rivolta e la storia del Polesine raccontate in un libro. La nuova impresa letteraria è stata firmata ancora da Antonella Bertoli, presidente della commissione provinciale pari opportunità, da sempre in prima linea per la difeda dei diritti dell’universo rosa. L’anteprima degli eventi, avvenuta nei giorni scorsi a Palazzo Celio, ha visto la presenza della dottoressa Bertoli, anticipata con il proprio benvenuto dal presidente della Provincia Ivan Dall’Ara. Il libro dal titolo "Il Romanzo de La Boje" sarà presentato a Villa Badoer di Fratta Polesine domani alle 21. Antonella...

Le donne che hanno fatto la rivolta e la storia del Polesine raccontate in un libro. La nuova impresa letteraria è stata firmata ancora da Antonella Bertoli, presidente della commissione provinciale pari opportunità, da sempre in prima linea per la difeda dei diritti dell’universo rosa. L’anteprima degli eventi, avvenuta nei giorni scorsi a Palazzo Celio, ha visto la presenza della dottoressa Bertoli, anticipata con il proprio benvenuto dal presidente della Provincia Ivan Dall’Ara. Il libro dal titolo "Il Romanzo de La Boje" sarà presentato a Villa Badoer di Fratta Polesine domani alle 21. Antonella Bertoli si era già misurata con questi eventi attraverso una rappresentazione teatrale dalla storia della prima insurrezione bracciantile del Regno d’Italia avvenuta dopo la disastrosa alluvione del 17 settembre del 1882. L’iniziativa farà parte della rassegna "La storia siamo noi" e, in particolare, ha come focus le donne de ‘La Boje’, quelle donne che spesso sono rimaste in ombra, ma che invece con la loro testimonianza e con la loro determinazione hanno cambiato i corso degli eventi e hanno fatto la storia. "La Boje, la boje e de boto la va de sora", in italiano significa "Bolle, bolle, tra poco trabocca" ed è il grido dei braccianti polesani stanchi per soprusi e ingiustizie, vittime anche di malattie debilitanti fino alla mortalità come la malaria, la pellagra e infezioni gastrointestinali dovute alle pessime condizioni di vita che dovevano affrontare ogni giorno. "Ho voluto – spiega Antonella Bertoli aprendo le pagine del suo volume – recuperare la memoria del nostro territorio, attraverso le figure femminili. Inoltre ricordo che il moto de La Boje è partito da Pezzoli, attualmente frazione di Ceregnano ma a quei tempi sotto il Comune di Adria. Da lì – prosegue illustrando quella pagina della storia della nostra provincia – si è poi allargato a tutto il Polesine, diventando uno dei momenti cruciali delle rivolte dal basso di fine ‘800. Vorrei ridare la voce agli sconfitti di allora, in particolare con la testimonianza delle donne". Lo sciopero è stato largamente documentato da diversi storici, tra i quali Vittorio Tommasin e Bruno Pirani. Tante le figure che si possono incontrare in questo romanzo. Ad esempio la "Dele", proprietaria dell’osteria dove si ritrovavano i rivoltosi, esistita storicamente, ma anche la Vecchia Xenga, la Curina, la Nana, la Mora Mammana e molti altri. Tra gli episodi più drammatici quello di Rosina, vittima di uno stupro da parte dell’agrario proprietario del fondo dove lavorava. La pubblicazione sarà presentata dal professore Antonio Lodo. Nel corso della serata sono previsti interventi di lettura a cura di Angioletta Masiero, Marino Bellini ed Elena Dall’Occo con le coreografie del Gruppo "Danze Antiche" di Villadose. Sarà un’occasione per ricostruire la storia polesana attraverso una attenta visione del passato che potrà far riflettere anche sul presente. Ingresso gratuito a prenotazione e Certificazione Verde obbligatorie via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al telefono 3494955818.

Giorgia Brandolese

Fonte (click per aprire)

Aggiungi commento

I commenti sono soggetti a moderazione prima di essere pubblicati; è altrimenti possibile avere la pubblicazione immediata dei propri commenti registrandosi ed effettuando il login.


Codice di sicurezza
Aggiorna