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Portolani, 24 associazioni chiedono che lasci - Cronaca

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Un elenco di 24 associazioni e sindacati (tra loro Cgil, Anpi, Forum delle Donne, Forlì Città Aperta, per citarne alcune) ribadiscono che la presidente della commissione pari opportunità, Marinella Portolani, deve dimettersi. Quest’ultima, nel corso della commissione di giovedì, intervenendo sul caso di Saman Abbas – la 18enne di Novellara di origine pakistana che gli inquirenti ritengono sia stata uccisa dallo zio – ha letto un comunicato del Popolo della Famiglia sulla vicenda, che parla di "Islam da bonificare". Le associazioni parlano di una "strumentalizzazione". Inoltre, secondo loro, "ascoltare la presidente della commissione che dovrebbe lavorare per parificare le opportunità tra i sessi e nel tessuto sociale, istigare a discriminazioni religiose e culturali a sostegno di un...

Un elenco di 24 associazioni e sindacati (tra loro Cgil, Anpi, Forum delle Donne, Forlì Città Aperta, per citarne alcune) ribadiscono che la presidente della commissione pari opportunità, Marinella Portolani, deve dimettersi. Quest’ultima, nel corso della commissione di giovedì, intervenendo sul caso di Saman Abbas – la 18enne di Novellara di origine pakistana che gli inquirenti ritengono sia stata uccisa dallo zio – ha letto un comunicato del Popolo della Famiglia sulla vicenda, che parla di "Islam da bonificare". Le associazioni parlano di una "strumentalizzazione". Inoltre, secondo loro, "ascoltare la presidente della commissione che dovrebbe lavorare per parificare le opportunità tra i sessi e nel tessuto sociale, istigare a discriminazioni religiose e culturali a sostegno di un movimento oscurantista e patriarcale come il Popolo della Famiglia, è a dir poco vergognoso e offensivo nei confronti della vittima".

Portolani, consigliere del gruppo Giorgia Meloni-Fdi, viene difesa dalla parlamentare di Coraggio Italia, Simona Vietina. Le parole di Portolani, dice Vietina, "se estrapolate e decontestualizzate potrebbero apparire a molti come iperboliche, esagerate, roboanti. Sono però centrate nel contesto soprattutto se, con passione, si vuole gridare basta ai delitti ai danni di donne e giovani che vedono stroncati quei sogni di libertà che un Paese come il nostro può offrire loro". La storia di Saman "deve essere chiamata con il nome giusto: è un femminicidio!". A difendere, in maniera critica, la presidente della commissione è anche Daniele La Bruna, altro esponente di Coraggio Italia. "Indubbiamente è una frase dura quella detta dalla consigliera Marinella Portolani, resta però inequivocabile che il diritto della donna, dei minori e degli omosessuali nella religione islamica è inesistente. Dobbiamo insegnare a loro che, se vogliono vivere in mezzo a noi, devono rispettare ciò che vedono di diverso: non so se sia frutto di una bonifica o di uno stravolgimento culturale, ma è ovvio che ciò deve inviolabilmente avvenire". La Bruna esprime "vicinanza" a Portolani, "invitandola a stare più accorta all’uso delle parole che possono essere strumentalizzate dai ’volponi’ della politica".

"Prendiamo atto che un femminicidio avvenuto dalla parte sbagliata ha messo a nudo un’ipocrisia che mai ci saremmo aspettati di trovare da parte di chi si erge a paladino delle donne", è la posizione del Popolo della Famiglia. "Assistiamo attoniti a un regolamento di conti all’interno della commissione pari opportunità, come se non si fosse aspettato altro che un pretesto per scagliarsi contro Marinella Portolani. Le recriminazioni di Massimo Marchi di Italia Viva hanno il sapore di vecchi rancori e rasentano l’incredibile quando lasciano intendere che pari opportunità vorrebbe dire non esprimere giudizi sui fenomeni violenti presenti all’interno degli ambienti islamici pachistani che hanno scatenato il terribile femminicidio di Saman".

Di parere opposto la Consulta Laica forlivese, che ritiene "non confacenti al ruolo che la commissione pari opportunità deve esercitare all’interno di una comunità, le dichiarazioni della presidente, avallate successivamente dai partiti di maggioranza".

Ieri, intanto, il Comune ha dato notizia di un’iniziativa che coinvolge proprio Marinella Portolani nella sua veste di presidente di commissione (insieme all’assessore Paola Casara): un progetto denominato SpeakUp elaborato da un team di 17 giovani laureande e laureate del Campus forlivese che intende sensibilizzare gli studenti delle superiori sul tema della violenza di genere. Verranno distribuiti dei questionari preventivi anonimi, utili a comprendere le loro conoscenze di base e le loro curiosità. Qualora da questi questionari emergessero situazioni particolari, è prevista la possibilità di avvalersi di esperti. Al di là del contenuto meritevole, pare un tentativo dell’Amministrazione di mettere politicamente al riparo la consigliera al centro delle polemiche.

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