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Fabi, pari opportunità e dignità nel settore bancario

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Pari opportunità e pari dignità delle lavoratrici e dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Tale frase è stata testualmente riportata nel nuovo Contratto Collettivo di Lavoro firmato dalle organizzazioni sindacali lo scorso 19 dicembre ed appena entrato in vigore con l’impegno a eliminare le disparità di trattamento tra i generi. Un passaggio significativo che la FABI dell’Umbria in vista dell’8 marzo vuole riproporre per contribuire all’azione di sensibilizzazione.

Un impegno forte, soprattutto da parte della FABI, ad assicurare un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ciascuno. Con la speranza e l’augurio che l’8 marzo possa divenire presto la celebrazione di diritti ritrovati.

La storia della parità di generi trova le fondamenta nella Costituzione, specificatamente nell’articolo 3 (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”) e nell’articolo 37 (La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore…”).

Da quanto sancito nel 1948 ad oggi, la strada della tutela dei diritti delle donne della parità di genere è stata lunga e spesso tortuosa, eppure allora sembrava facile!

Parità di genere, ma che cos’è? È un principio giuridico, non sono parole a caso. La parità di genere è intesa come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo. Da quel lontano 1948 nel corso degli anni seppur con lentezza siamo riusciti ad ottenere nel nostro paese una legislazione che tuteli la donna, la maternità e favorisca la parità di genere, grandi passi avanti ma ancora non sufficienti.

l’Italia è il paese europeo che sta progredendo più velocemente verso la parità di genere. Ma quello che sta facendo non è abbastanza. È quanto emerge dal quarto” Gender Equality Index” (l’indice di uguaglianza di genere) che è stato presentato il 15 ottobre 2019 dall’Eige, l’agenzia europea che monitora l’uguaglianza di genere nei ventotto Stati Membri, dal confronto dei dati nel periodo 2005 – 2017, questa la sintesi del rapporto:

“Progressi nella parità di genere in Italia dal 2005

Con 63 su 100 punti, l'Italia si colloca al 14 ° posto nell'UE per l'indice sull'uguaglianza di genere. Dal 2005, i punteggi dell'Italia sono migliorati maggiormente nei settori dell’accesso a ruoli di potere (+ 31,5 punti) e della conoscenza (+ 7,1 punti). Le sfide rimangono nel dominio del tempo, dove i progressi dell'Italia si sono arrestati (-0,8 punti) dal 2005.

Infine, si legge nel documento, «In Italia la violenza contro le donne è sia una conseguenza che una causa di persistenti disparità di genere nelle aree di lavoro, salute, denaro, potere, istruzione e gestione del tempo».

(fonte EIGE- European Institute for Gender Equality)

 In questo lungo percorso, anche nel nostro settore bancario sono state recepite misure di tutela attraverso diversi accordi e norme contrattuali, negli ultimi anni hanno rivestito particolare importanza:

• L’accordo 8 marzo 2017 “Congedo a disposizione delle vittime di violenza di genere”, dove si istituiva la possibilità di accedere ad un congedo retribuito della durata massima di 3 mesi per le vittime di violenza di genere;

• La Dichiarazione congiunta ABI-OO.SS del 12 febbraio 2019 “Molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro”, nel quale si sancisce l’inaccettabilità di ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza di genere.

Entrambe entrate a fare parte integrante del nuovo CCNL del credito".

FABI – FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANISindacato Autonomo Bancari di Perugia e TerniLa Segreteria Regionale

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