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Ecco chi sono i candidati alle Europee dei fondamentalisti anti-aborto

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

E quest’anno la marcia è stata anticipata da un “Manifesto per la vita e per la famiglia”, promosso da Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente del Congresso delle famiglie di Verona e dell’associazione Pro Vita. Il manifesto è stato sottoscritto al momento da 36 candidati alle europee, che i pro-life hanno deciso di appoggiare: 14 sono della Lega, 14 di Fratelli d’Italia, due di Forza Italia, più altri sei dei Popolari per l’Italia. Ai candidati viene chiesto “un impegno solenne e concreto” su quattro punti: no all’utero in affitto, priorità dei genitori per la scelta del genere di istruzione per i figli, contrasto “serio” alla “sessualizzazione precoce dei bambini e degli adolescenti” e alla educazione sessuale nelle scuole, l’istituzione di un fondo salva-famiglia per la natalità e i nuclei familiari numerosi.

Tra i rappresentanti del Carroccio, ci sono Paolo Borchia, veronese, candidato per il Nordest, ex assistente di Fontana a Bruxelles e ora coordinatore federale di Lega nel mondo; Silvia Sardone, ex Forza Italia, per il Nordovest; e l’economista sovranista Antonio Maria Rinaldi per il Centro. Nell’elenco dei firmatari, anche Giorgia Meloni ed Elisabetta Gardini, appena passata con Fdi.

Su di loro i pro-life intendono puntare. E non è una sorpresa. In occasione della nomina di Fontana a ministro della Famiglia, l’avvocato Pietro Guerini, presidente del “Comitato No194”, gli fece pubblicamente gli auguri, rivendicando pure l’appoggio in campagna elettorale in favore di Forza Nuova, Lega e Fratelli d’Italia. E la Lega in questo mondo sembra più forte degli altri partiti di destra, a partire dalla penetrazione nella “capitale dei pro-life”, e cioè Verona, città del ministro Fontana e teatro dell’ultimo congresso delle famiglie di aprile, a cui ha preso parte anche Matteo Salvini. L’endorsement al veronese Paolo Borchia, braccio destro di Fontana, è arrivato non a caso anche da due nomi di punta dell’integralismo cattolico pro-life: Matteo Castagna, presidente dell’Associazione Christus Rex Traditio, e Gianfranco Amato, presidente di Nova Civilitas, che per le europee avrebbe sottoscritto un “patto elettorale”.

Su YouTube, Amato ha pubblicato un vero e proprio spot elettorale, in cui ricorda la vicinanza del ministro Fontana alle sue iniziative sin dal 2012, dando le sue indicazioni per il voto. I nomi indicati sono: Borchia, Sardone, Ceccardi, Sofo, Sapignoli e Gelarda. Tutti della Lega. Giusto per ricordare le “gesta” di qualcuno di loro: Susanna Ceccardi è la famosa sindaca “anti-gay” di Cascina che cercò di impedire l’applicazione della legge sulle unioni civili nel suo comune; Simona Sapignoli, coordinatrice della Lega napoletana, organizzò un flash mob contro un convegno sulle pari opportunità in un liceo.

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