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Terni: «Lo difendo». Ma il patrocinio non c’è

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

Sale la tensione politica a Terni dopo che, attraverso i propri profili social, CasaPound ha annunciato la presentazione del libro ‘Foiba Rossa – Norma Cossetto, storia di un’italiana’ domenica 24 febbraio alle ore 17. A suscitare reazioni ‘a catena’ è il fatto, però, che la presentazione avverrà – stando alla locandina – all’interno della sala consiliare del Comune di Terni, con tanto di patrocinio e alla presenza di un assessore della giunta Latini, la titolare di sport e pari opportunità Elena Proietti. Ci saranno anche il coordinatore di CasaPound Italia Terni, Piergiorgio Bonomi, che introdurrà la presentazione e l’autore, nonché vice presidente del ‘Comitato 10 febbraio’, Emanuele Merlino. Poi lunedì altra puntata con il primo cittadino che replica al consigliere Alessandro Gentiletti: «Patrocinio non concesso, il Comune si difenda», ha specificato quest’ultimo.

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La locandina

Il contesto

Che fra CasaPound e un pezzo di giunta Latini, come l’assessore Proietti, corresse un buon se non ottimo sangue, era abbastanza noto. A dirlo anche i complimenti riservati dallo stesso Bonomi all’amministrazione comunale e al sindaco su alcuni aspetti e i rapporti più che cordiali registrati nel corso del tempo. Questione già criticata più e meno esplicitamente dall’opposizione di centrosinistra e pure dal M5s. Critiche che ora, con l’iniziativa del libro dedicato a Norma Cossetto – studentessa italiana uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943 – si sono trasformate in qualcosa più netto e deciso, una vera e propria alzata di scudi.

«Che ne pensa il consiglio comunale?»

Così Attilio Romanelli, segretario della Cgil di Terni: «Non intendo parlare di una iniziativa che si terrà nel palazzo comunale di Terni organizzata con il patrocinio dell’ente. Chiedo solo alle forze democratiche presenti nel consiglio cosa ne pensano e come intendono difendere l’istituzione che hanno l’onore di rappresentare. La storia insegna che la debolezza verso il fascismo si è trasformata in connivenza e fine, allora, dello stato liberale. Oggi potrebbe corrispondere alla crisi della democrazia»

«Profondamente deluso»

Drastico Thomas De Luca, consigliere comunale del M5s: «Per la prima volta da quando non esiste il Partito Nazionale Fascista il Comune di Terni rilascia il patrocinio ad un evento di un partito politico. Non era mai successo. Lo fa dopo 70 anni. Dopo la lettera aperta della scorsa settimana è giunta la risposta di Leonardo Latini: rilasciare il patrocinio ad un evento del partito CasaPound. Incominciamo ora a comprendere l’indisposizione – attacca De Luca – che non gli ha mai permesso di rappresentare la città alle cerimonie istituzionali, che possano in qualche modo accostarlo ai valori della Resistenza, al ripudio delle dittature e dei crimini nazifascisti. Mentre a Terni tra i giovani dai 0 ai 24 anni c’è un eccesso di tutti i tumori del +36%, mentre l’Ast conferma la riduzione di personale di circa 100 unità, mentre la disoccupazione giovanile rimane al 50%, mentre a Terni si continua ad assistere a furti, risse, spaccio e criminalità, il sindaco gioca a voler ricreare il clima di polarizzazione ideologica degli anni bui della storia italiana. Rimango allibito di come il sindaco con delega allo sviluppo economico invece di sostenere le imprese per creare nuovi posti di lavoro, sostenga un progetto politico novecentesco di spaccatura della città invitando di fatto i giovani a fare la guerra sulle ideologie invece che a lavorare o amare la vita. Sono profondamente deluso – conclude l’esponente del M5s – da avversario, da amministratore, da cittadino».

«Non fomento ma sarò in prima linea»

Così il capogruppo di ‘Senso Civico’ in consiglio comunale, Alessandro Gentiletti: «Per fare opposizione a questa amministrazione e salvare la città dalla sua incompetenza, serve serietà, determinazione e capacità di non cedere alle provocazioni ideologiche. Lo ho imparato in questi durissimi mesi. CasaPound è un partito che prende una manciata di voti, che sul territorio retrocede e che da tutto questo clamore che sta generando una iniziativa di cattivo gusto probabilmente trarrà soltanto vantaggio mediatico. Queste le ragioni che mi hanno spinto a non fomentare la polemica sul patrocinio che il Comune ha dato ad una sua iniziativa. Purtroppo, invece, è stata fatta divampare. Ovviamente sosterrò in prima linea la protesta contro la decisione del patrocinio, che mortifica i problemi reali della città, i suoi valori fondanti e che fa perdere tempo a generazioni che sono affamate di futuro. L’ennesima pagina che la città di Terni non meritava di vivere».

Parla Leonardo Latini: «Ma non sono paladini dei diritti delle donne?»

Non meno duro di chi l’ha preceduto, il sindaco di Terni Leonardo Latini, che afferma: «L’opposizione è ridotta a dire che gli incarichi  vanno assegnati in base al luogo di nascita e il patrocinio agli eventi va dato in base a chi li organizza, senza considerare il valore delle persone e dei contenuti. Il Comune di Terni – dice il primo cittadino – ha sempre patrocinato gli eventi a prescindere dell’orientamento politico di chi li organizza, guardando al rilievo delle iniziative. Nel caso della presentazione del libro-fumetto che tratta della vita di Norma Cossetto, una donna violentata e infoibata, è alquanto singolare che le critiche arrivino da chi si erge spesso a paladino dei diritti delle donne, tranne che in questo caso».

«Atto senza precedenti»

Al tourbillon di polemiche si aggiunge l’intervento di Articolo 1 – Mdp: «Il patrocinio, del Comune di Terni, ad una iniziativa promossa da CasaPound, rompe con la storia democratica e antifascista della città di Terni. Non è in discussione il diritto a ricordare la tragedia delle foibe, che deve essere patrimonio comune di tutti gli antifascisti e democratici. Il tema è un altro: l’amministrazione comunale con il patrocinio ad una forza notoriamente filo fascista e negazionista, si inserisce, nei fatti, in quel movimento revisionista che si ripropone di ‘riscrivere’ la storia antifascista che è alla base della nostra costituzione».

«Istituzioni cadute in una fake news, Comune si difenda»

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Piergiorgio Bonomi

Polemica proseguita anche lunedì, con Gentiletti ad aprire gli interventi: «La prima cosa che ho fatto questa mattina – le parole dell’esponente di Senso Civico – è stato andare a verificare ai competenti uffici comunali in seguito all’utilizzo del logo del Comune sul volantino diffuso da CasaPound. Ho chiesto se davvero fosse stato concesso il patrocinio all’iniziativa che si svolgerà il 24 febbraio. Lo stesso sindaco aveva difeso la decisione di patrocinare l’iniziativa. Ebbene, mi è stato confermato dagli uffici, che il patrocinio non è mai stato concesso, tanto che la sala è stata pagata. Le istituzioni democratiche sono quindi cadute in una fake news, causata dalla diffusione di un volantino di CasaPound che impropriamente conteneva il simbolo del Comune di Terni e da una dicitura su un evento facebook on line che riportava il patrocinio stesso.A questo punto domando cosa intendono fare le istituzioni, ad iniziare dal Comune, per reagire a questo uso arbitrario del logo del Comune. Mi domando, inoltre, viste la bufala vergognosa messa in atto da CasaPound se è davvero il caso di confermare la concessione della sala oppure se sarebbe opportuno restituire i soldi della prenotazione, consigliandole di svolgerla altrove. Infine un modesto consiglio al nostro sindaco, prima di difendere a spada tratta CasaPound, ci pensi bene, ma consideri che lui è un amministratore pubblico, il primo amministratore della città, non un simpatizzante di una formazione a dir poco ambigua nei suoi valori».

La replica bis di Latini: «Stufo»

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Leonardo Latini

«All’inizio del mio mandato – risponde il sindaco – avevo chiesto alle opposizioni di evitare polemiche gratuite nella speranza che questa città potesse superare le dispute velenose che l’hanno contraddistinta per tanti, troppi anni e che hanno contribuito a portarla al disastro attuale. Purtroppo questo non sta accadendo e ci sono troppe persone che trascorrono il proprio tempo a cercare di inventare polemiche o a strumentalizzare i fatti, con il solo intento di mettere in cattiva luce chi, come noi, sta lavorando dalla mattina alla sera al servizio della città per cercare di risolvere concretamente, tra tanti ostacoli, incertezze ed enormi difficoltà, una situazione d’emergenza. Vorrei ricordare a tutti che la situazione che stiamo vivendo nella nostra città e nel nostro ente non è una situazione normale. A fronte di questo cerchiamo di concentrarci sulle cose serie: noi sull’amministrazione e le minoranze su un’opposizione costruttiva, secondo le sane regole democratiche, per il bene di Terni. Lo stesso chiediamo a tutti i soggetti interessati, a vario titolo, anche da posizioni critiche, a far uscire la città dalla crisi». Infine il Comune fa notare che «la concessione del patrocinio del Comune di Terni, stante la situazione di dissesto dell’ente, non comporta la concessione gratuita delle sale, né tantomeno l’affissione gratuita di manifesti».

«Convocata la Proietti»

Per De Luca – presidente della commissione garanzia e controllo – «la questione dell’uso improprio del logo del comune di Terni non è una vicenda marginale, ma una tema che va approfondito anche al fine di mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela dell’immagine del comune di Terni e dell’istituzioni del Patrocinio. Nei prossimi giorni convocherò in commissione garanzia e controllo l’assessore Proietti, per meglio capire quali dinamiche si siano attivate tra lei e CasaPound sul tema del patrocinio che, secondo quanto emerso, ad oggi non è stato mai rilasciato dall’amministrazione eppure utilizzato per la promozione dell’evento. La convocazione all’assessore è dovuta in quanto il suo nome compare nella locandina dell’evento accanto al logo non autorizzato, prima apparso e poi rimosso. Meraviglia che il sindaco minimizzi questa vicenda, il rilascio del patrocinio è un atto amministrativo che sottintende la massima condivisione della portata civica dell’iniziativa che si ritiene degna di essere moralmente condivisa dal Comune e quindi da tutta la comunità. Non può essere concessa a qualunque iniziativa chiaramente partitica, in quanto essendo tale è automaticamente di parte. Grottesco che difenda un atto che al momento non esiste, lasciando intendere quantomeno confusione sulla procedura amministrativa. Rispondere sugli atti amministrativi, quali un patrocinio mancato o meno, è preciso dovere di ogni amministratore, in primo luogo del sindaco».

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