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Traffico di esseri umani: e i ministri ascoltano le storie delle vittime

Scritto da Google News. Postato in Pari Opportunità

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Irina era sfruttata due volte: di giorno nei campi di Pachino a raccogliere pomodorini, di notte schiava di abusi sessuali. È una delle vittime di traffico di esseri umani e di sfruttamento grave che secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro nell’Unione Europea sono circa un milione. Ma oggi per questa giovane rumena, il nome è di fantasia, è iniziata una nuova vita grazie a un programma di protezione del Dipartimento delle Pari Opportunità che ha raddoppiato i fondi al piano anti-tratta e attualmente tutela 1172 vittime.

La Giornata anti-tratta

Il volantino dedicato alla Giornata anti-trattaIl 18 ottobre è la Giornata europea contro il traffico degli esseri umani. Quest’anno, all’undicesima edizione, si è deciso di far sentire la loro voce. E le loro testimonianze sono state lette, in un convegno, alla presidenza del Consiglio, con il procuratore aggiunto della Dna, Giovanni Russo. È stato presentato un nuovo spot che mostra le storie di chi ce l’ha fatta (per motivi di sicurezza interpretati da attori): ha chiesto tutela, ha avuto un’altra identità, in un luogo segreto, ed è stato reinserito in una nuova vita. Il sottosegretario con delega alle Pari opportunità, Maria Elena Boschi, ha illustrato le linee di intervento per combattere una piaga in aumento. Il 26 febbraio 2016 il governo ha adottato il primo Piano nazionale contro la tratta e il grave sfruttamento, della durata triennale. E’ stata così istituita una cabina di regia ad hoc a carattere politico-istituzionale sul tema della tratta . I fondi a disposizione sono aumentati: dagli 8 milioni del 2015 sono passati a circa 15 milioni di euro per 18 progetti della durata di 15 mesi, fino ad arrivare a 22,5 milioni di euro stanziati nel 2017 per 21 progetti.

I dati

Si calcola che siano oltre 20 mila ogni anno, in Europa, le giovani donne, gli uomini e i minori che entrano nei sistemi di protezione e di assistenza delle vitte di tratta o di grave sfruttamento. Di questi, circa mille l’anno in Italia. Per nel 2016 sono state 1172 (di cui 111 minorenni). L’81,4% sono donne, per lo più di nazionalità nigeriana (59,4%), romena (7,4%), marocchina (5,3%) e albanese (3,6%).

Aumentano le segnalazioni

Esiste un numero verde 800 290 290, attivo 24 ore su 24 che raccoglie segnalazioni in in inglese, spagnolo, albanese, romeno, russo, moldavo, ucraino, cinese, polacco, portoghese, greco e arabo. Nei primi sei mesi del 2017 le chiamate sono aumentate del 35% rispetto all’analogo periodo e dell’80% rispetto al 2015. C’e’ chi chiede informazione e chi denuncia. Le segnalazioni di casi di traffico di esseri umani e di grave sfruttamento sono aumentate del 160% . A volte sono le vittime a chiamare e a loro viene concessa protezione anche senza l’obbligo di denunciare gli sfruttatori ed esporsi a ritorsioni. Spesso a segnalare sono gli stessi clienti delle prostitute-schiave: le troppe Irina.

18 ottobre 2017 | 11:37

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