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Articoli : CENSIS: SOCIETA' ITALIANA 2007 'POLTIGLIA DI MASSA'
Inviato da webmaster il 8/12/2007 14:14:44 (640 letture)

di Agnese Malatesta
Disillusa dalla politica e dalle istituzioni, la società italiana continua a perdere l'identità collettiva. Si frammenta sempre più e, mossa da pulsioni ed emozioni individuali, si ritrova ad essere una "poltiglia di massa", inconcludente e senza sguardo al futuro. L'Italia poi sta diventando il paese dei telefonini: il loro numero, infatti, sta superando quello dei televisori. L'analisi del Censis, nel 41/o rapporto sullo stato sociale del paese, presentato oggi, descrive un'Italia a due velocità: da una parte lo sviluppo economico che si conferma positivo, dall'altra una società che non rispecchia lo stesso trend ma anzi se ne distacca. Lo sviluppo economico si muove, infatti, su dinamiche di minoranza (come quella industriale che "non sprigiona le energie necessarie per uscire dallo stallo") che non filtrano fra la gente, non si traducono in processo sociale.

- ITALIA AGGRESSIVA E LITIGIOSA. E' la 'degenerazione antropologica', la modalità espressiva quotidiana degli italiani. Ne sono teatro gli stadi e le famiglie. In casa aumentano violenze e separazioni.

- E' CELLULARE-MANIA. Il numero dei telefonini continua a crescere. Li possiede l'86,4% della popolazione contro il 92,1% delle tv. Il telefonino è utilizzato dal 76,9% degli uomini e dal 75% delle donne con punte di oltre il 96% fra i giovani di età di 14-29 anni. Al centro è record di telefonini dove si registra un indice di penetrazione dell'84,5%.

- DELLA POLITICA NON CI SI PUO' FIDARE. La pensano così 8 italiani su 10. Il 76,1% dice che 'nessuno si preoccupa di cio' che accade agli altrì mentre per il 56,4% valgono 'di piu' i propri interessi che gli altrì. Sfiducia anche verso le istituzioni. In particolare dello stato, 52,4% dice di essere poco o per niente soddisfatto del suo operato. Maggiori successi li riceve il comune (sfiducia al 32,7%).

- UN TERZO REDDITO FAMIGLIE PER CASA E ENERGIA. A questi scopi va il 31% degli stipendi. E' diminuita invece la spesa per alimenti (dal 21,1% del 1996 al 18,9% del 2006).

- IN CARCERE SOLO 4 SU 10 HANNO CONDANNA DEFINITIVA. Dopo l' indulto i detenuti sono diventati 43.957. Nei penitenziari oltre un terzo è straniero, per lo più clandestini.

- UNIVERSITA', UNO SU CINQUE E' FUORI SEDE. Si tratta di 350 mila studenti che preferiscono atenei lontani dalla propria città. La spesa media mensile per le loro famiglie ammonta a 1.100 euro.

- IMPRESE ATTRATTE DA SERVIZI PUBBLICI ON-LINE. L'Italia è al terzo posto in Europa per numero di servizi pubblici destinati alle imprese on line, pari all'87,5% del totale. Diversa la situazione per i cittadini che su questo si trova invece al di sotto della media europea.

- 1 ITALIANO SU 5 VIVE CON CRIMINALITA'. Il 22% della popolazione italiana, ossia circa 13 milioni di persone, vive in zone in cui è presente la criminalità organizzata. Si tratta di cittadini del sud, pari al 77,2% della popolazione di quattro regioni (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia).

- PENSIONATI PENTITI, UN TERZO RITARDEREBBERO USCITA. Il 31% dei pensionati se potessero tornare indietro ritarderebbero l'uscita dal lavoro.

- INTERNET, IMPENNATA DI UTENTI. I fruitori della rete ha raggiunto il 45,3% della popolazione, più 10% degli utenti abituali. Il 68,3% è costituito da giovani tra i 14 e 29 anni.

- ENTRATE COMUNI, INCASSI DA MULTE. Nei Comuni, salgono del 52% le entrate derivanti dalle multe degli automobilisti.

- SOLIDARIETA' E' SELETTIVA. Per il 69% degli italiani, in caso del bisogno si può contare sull'aiuto degli altri. Intensa è la partecipazione dei cittadini ai problemi della comunità: il 17,9% si organizza, spesso o molto spesso, con altri per un obiettivo comune. Soprattutto sulla sicurezza nei confronti degli immigrati.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_41035417.html

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Articoli : Seminario di studio per la valorizzazione della leadership femminile nel mondo del lavoro
Inviato da webmaster il 30/11/2007 16:55:38 (993 letture)

Raccolta e disseminazione di buone prassi
relative alla leadership femminile nel
mondo del lavoro nella provincia di Roma
(RADEL)
Seminario di studio
Centro di documentazione on-line
per la valorizzazione della
leadership femminile nel
mondo del lavoro
Roma, 3 dicembre 2007 - ore 9.30-13.00
Sala della Pace della Provincia di Roma, Via IV Novembre, 119/A
Progetto di azione positiva - Legge 10.04.91 - n. 125
www.donne-leadership.org


Il seminario
L’iniziativa si svolge nel quadro del progetto "Raccolta e disseminazione di buone prassi relative alla leadership femminile nel mondo
del lavoro nella provincia di Roma", finanziato dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale (Legge n. 125). La finalità generale
del progetto è quella di contribuire al mainstreaming dell'ottica di genere all'interno di aziende e altri enti datori di lavoro, nonché di
altri soggetti pubblici e privati con competenze sulle politiche occupazionali e di sviluppo dell'attività imprenditoriale. Il progetto è
coordinato da ASDO e realizzato insieme all’Assessorato alle politiche del lavoro e della qualità della vita della Provincia di Roma e alla
UIL di Roma e del Lazio.
Il Centro di documentazione è ospitato nel sito web www.donne-leadership.org e rappresenta un sussidio a disposizione di aziende,
associazioni di categoria, sindacati, amministratori pubblici, organismi di parità, interessati a sostenere e promuovere la presenza
femminile ai vertici delle organizzazioni. Il Centro di documentazione contiene, tra l’altro, il Repertorio delle buone prassi relative alla
leadership femminile nel mondo del lavoro nella provincia di Roma, che è stato realizzato nell’ambito del progetto.
Il programma
Coordina i lavori
ALESSANDRA DE LUCA, Assessorato alle Politiche del lavoro e della qualità della vita, Provincia di Roma
Presentazione
ALESSANDRA CANCEDDA, Direttrice del progetto, ASDO
Indirizzi di saluto
GLORIA MALASPINA, Assessora alle Politiche del lavoro e della qualità della vita, Provincia di Roma;
ROSELLA GIANGRAZI, Responsabile del Coordinamento pari opportunità della UIL di Roma e del Lazio
Partecipano al Seminario di studio
ROBERTA AGOSTINI, Provincia di Roma; GABRIELLA ALEMANNO, Vice Direttore generale e direttore per le strategie,
Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato; FRANCESCA AULICINO, CPO Istituto superiore di sanità; DANIELA
BELOTTI, Consigliera di parità supplente, Provincia di Roma; MIRIAM BONAMINI, ASDO; CARLA BORROMEO, CPO ACEA;
CAROLINA BOTTI, Direttore centrale Arcus e Rappresentante regionale della Fondazione Bellisario; VALENTINA CARDINALI,
ISFOL; ANNALISA CASTALDO, Merchant Bank; NADIA CERVONI, Presidente del CPO Lazio, Gruppo Ferrovie dello stato;
GERMANA CESARANO, Presidente della cooperativa Magliana 80; AMALIA CIORRA, Dipartimento per i diritti e le pari opportunità,
Presidenza del Consiglio dei ministri; FRANCA CIPRIANI, Consigliera di parità della Provincia di Roma; ANNAMARIA
CUBEDDU, Responsabile del Coordinamento donne CGIL Roma e Lazio; GIOVANNA DECLICH, Direttrice esecutiva di ASDO;
LOREDANA DI GUIDA, Amministratice delegata di Pan Advertising; ELISABETTA FALCONE, Responsabile del Coordinamento
donne CISL Roma; GIUSTINA GENTILE BADARACCO, Amministratore unico B&C Srl; MYRIAM INES GIANGIACOMO, Ferservizi;
STEFANIA GIANNINI, Responsabile Monitoraggio legislativo Vodafone Italia e componente del Comitato strategico UIR Femminile
plurale; MARIA CRISTINA LEUZZI, CPO Università degli studi di Roma Tre; LOREDANA MARCONI, Direzione generale
servizi interni, Ministero per lo sviluppo economico; PAOLA MONTICELLI, Delegata sindacale ENEL; NOEMI PANTILE, Presidente
CPO Nazionale, Gruppo Ferrovie dello stato; STEFANIA PITTIGLIO, ITALFERR; ROSARIA RUFINI, Vice Presidente CPO
Ministero degli affari esteri; GRAZIELLA RIVITTI, CPO Ministero delle comunicazioni; GIUSEPPINA RIZZOLO, CPO Corte dei
Conti; CATERINA TORCIA, Responsabile Corporate Social Responsibility, Vodafone Italia; FLAVIA ZUCCO, CNR e Presidente
dell’Associazione donne e scienza.
Segreteria : ASDO – Via Monte Zebio, 32 – 00195 Roma - Tel. +39-06-3208086 / +39-06-45435871 Fax +39-06-45435683
E-mail: info@asdo-info.org - www.donne-leadership.org / www.asdo-info.org

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Articoli : LE ONOREVOLI E MINISTRE CONTESTATE DALLE DONNE.
Inviato da webmaster il 25/11/2007 19:53:50 (773 letture)

Sabato scorso un enorme corteo di donne ha attraversato le vie della capitale
per denunciare la crescente violenza di cui sono vittime, a partire
dall'ambito familiare. «Non vogliamo essere strumentalizzate. Quello che non
ha confini è la capacità delle donne di unirsi, di creare solidarietà e
sorellanza» avevano fatto sapere con chiarezza alle forze politiche e alle
Istituzioni.

E il combattivo corteo ha dimostrato tutta la validità e l'originalità di
questa manifestazione-denuncia al mondo politico e a tutta la società
italiana... Erano chiari anche la rivendicazione di una "soggettività" e di
un "protagonismo" tutto al femminile per sottolineare le ipocrisie e le
lentezze della "politica" nell'affrontare e risolvere i problemi delle donne.

Così come capita sistematicamente per tutti i problemi delle "debolezze
strutturali e storiche" di una società ancora fortemente segnata
dalla "forza", dalla "prepotenza", e dalla "violenza" dei maschi.

Nella famiglia come nei luoghi di lavoro, nella società come nella politica e
nelle Istituzioni!

Ad un certo punto il corteo "incontra" la partecipazione dell'On. Stefania
Prestigiacomo e la On. Mara Carfagna, le "testimonial" delle bellezze
femminili di cui si circonda il Cavaliere conoscitore e apprezzatore
di "veline" da portare in Parlamento e per "riempire" le sue "morbose"
telecamere. E un pò più in là le On. Ministre Barbara Pollastrini, Giovanna
Melandri e Livia Turco. Che, volutamente o meno, riescono a monopolizzare
gli "spazi televisivi" di La7 con la loro irrefrenabile vocazione
di "apparire" sempre dietro le telecamere!

Comincia, a quel punto, la giustificata e risentita contestazione delle donne
e delle organizzatrici del corteo che protestano innanzitutto con i cameramen
della La7 e poi con le Onorevoli Donne, invitandole ad abbandonare il corteo
e a non "approfittarne" per le loro consuete "autopromozioni" politiche!

I resoconti giornalistici dei maggiori "quotidiani" della domenica riportano
dichiarazioni risentite dei "supporters" delle Onorevoli Donne. Che, in ogni
caso e come volevasi dimostrare, finiscono con il continuare ad essere non
solo al centro delle "attenzioni" mediatiche del regime RAIMEDIASET ma
a "distogliere" i media dai veri e seri contenuti politici e sociali della
grande Manifestazione delle donne "normali" che hanno organizzato la giornata
di protesta!

La smania del protagonismo mediatico comincia finalmente ad essere percepita
dai cittadini (donne e uomini indistintamente) con la giusta, necessaria e
legittima insofferenza e protesta!

Anche la Prestigiacomo, la Carfagna, la Turco, la Pollastrini e la Melandri
vengono ormai "percepite" dalla società civile come espressioni
della "CASTA". E come tali sono trattate! Perchè sorprendersi e, ancor
peggio, scandalizzarsi?

Eduardo Rina

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Articoli : VIOLENZA SESSUALE/ STALKING-OMOFOBIA,OK COMM.CAMERA A TESTO BASE
Inviato da webmaster il 25/11/2007 12:38:19 (675 letture)

Pollastrini: grave ostruzionismo An, se in vigore forse Hina viva
Roma, 14 nov. (Apcom) - La commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo base sul reato di 'stalking' (molestie reiterate) e l'omofobia, proposto dal presidente Pino Pisicchio. Lo ha annunciato il ministro per le Pari opportunità, Barbara Pollastrini, riferendo che "il ddl è stato votato a larga maggioranza con il voto contrario di An e della Lega e l'astensione di Forza Italia". "Mi ha colpito - ha scandito Pollastrini aprendo questa mattina un convegno sulla violenza in famiglia che si svolge all'ospedale San Giovanni Addolorata - che ci siano in Parlamento esponenti di An che dicono che il Governo non fa abbastanza, quando invece di fronte a questo ddl c'è stato un gravissimo ostruzionismo".

"C'è la speranza - ha aggiunto - che la legge venga approvata in tempi rapidissimi". "Se questo ddl fosse già stato in vigore - ha osservato il ministro Pollastrini - forse Hina sarebbe viva".

"In Italia - è l'allarme lanciato dalla Pollastrini - le donne tra i 15 e i 60 anni muoiono più per violenza che per malattia o incidenti". Per questo occorre agire su due fronti: prevenzione ed educazione.

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Articoli : Migliaia di donne in piazza contro la violenza maschile
Inviato da webmaster il 24/11/2007 10:44:26 (618 letture)

ROMA - La violenza alle donne non va strumentalizzata. No alle posizioni sessiste reazionarie, ma no anche a Prodi se si occupa di questo solo sull’onda dell’emergenza.
Con questa premessa oggi, a Roma, sono attese in piazza decine di migliaia di donne contro la violenza degli uomini, in particolare di quella che avviene tra le mura domestiche. Due ministri saranno fra le manifestanti, Barbara Pollastrini e Paolo Ferrero. Adesioni anche da Alfonso Pecoraro Scanio e Livia Turco.
Alla vigilia del corteo e della Giornata internazionale contro la violenza alle donne (25 novembre), il premier Romano Prodi ha confermato - in una lettera al ministro Pollastrini - l’impegno del governo contro molestie e abusi.
Il Presidente del consiglio auspica l’approvazione della legge nonchè dello stralcio sullo stalking e l’omofobia.
Si decida la corsia preferenziale per il ddl, rilancia il ministro per i diritti e per le pari opportunità.
Rosy Bindi annuncia tolleranza zero per tutte le forme di violenza alle donne, compresa quella consumata in famiglia.
Che la situazione sia complessa lo dice anche una ricerca secondo la quale tre milioni di italiane, per combattere la paura della violenza, sono state costrette a modificare le proprie abitudini di vita e i propri comportamenti.
Intanto, l’attenzione è sul corteo. Controviolenzadonne che lo promuove fa dei distinguo: «Rifiutiamo l’adesione all’iniziativa di soggetti politici che hanno costruito e aderito al Family Day che non riconoscono l’autodeterminazione delle donne e sostengono le politiche razziste, familiste e ostili al riconoscimento dei diritti e della libertà di lesbiche, gay e trans della destra reazionaria, praticate in grande stile anche da un governo che si definisce di sinistra».

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