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CON LA CRISI E' BOOM DI DONNE CHE VENDONO OVULI

FECONDAZIONE: USA, CON CRISI E' BOOM DI DONNE CHE VENDONO OVULI

FINO A 10 MILA DOLLARI PER CHI DECIDE DI DONARLI

Roma, 28 feb. (Adnkronos/ Salute) - Tempo di crisi, tempo di espedienti per tirare avanti. Le donne statunitensi ne sanno qualcosa: cresce a ritmi vertiginosi il numero di quelle che vendono ovuli per arrotondare. Fino a 10 mila dollari per offrire la propria fertilita' ad aspiranti madri che non riescono ad avere un bebe'. E i centri di fecondazione assistita a stelle e strisce parlano di un vero e proprio boom. Un numero su tutti: al Center for Egg Options, in Illinois, le donatrici sono aumentate del 40% dall'inizio del 2008. Il Northeast Assisted Fertility Group di New York parla di interesse raddoppiato, mentre il Center for Reproductive Medicine, in Colorado, registra un piu' modesto 10% nell'aumento delle richieste d'informazioni da parte di aspiranti donatrici. "Sto ancora pagando il college e ho un disperato bisogno di denaro - spiega, intervistata da Reuters Television, Nicole Hodges, 23enne che e' stata selezionata come donatrice e attende solo di essere scelta da una coppia di 'acquirenti' di ovuli - Tra spese varie e un affitto da pagare e' dura di questi tempi tirare avanti a New York. Si' - ammette - il prezzo che mi offrono e' allettante, ma credo sia altrettanto entusiasmante dare a una donna la possibilita' di diventare madre". "C'e' una congiuntura economica - spiega Katherine Bernardo, a capo del programma di donazione ovuli del Northeast Assisted Fertility Group - che incoraggia molte donne a racimolare soldi attraverso metodi creativi. Ma cio' non significa che chiunque sia interessata alla vendita di ovuli poi possa, di fatto, riuscire a donarli. Sono poche, infatti, le donne che vengono selezionate". Bernardo spiega che solo tra il 5 e il 7% di quante provano a vendere gameti, poi vengono selezionate. L'identikit della candidata ideale e' di una giovane ventenne, sana, attraente e beneducata. Le donne che vogliono vendere ovuli devono sottoporsi a prove psicologiche e mediche, nonche' a test genetici. Una volta scelte, ricevono iniezioni ormonali fino a quando gli ovuli non sono pronti per essere prelevati. "In tempi in cui la crisi mette a dura prova i portafogli degli americani - sottolinea Eric Surrey, direttore medico del Colorado Center for Reproductive Medicine - la ricompensa in denaro diventa sicuramente una motivazione forte, ma e' bene che non sia l'unica. Queste donne stanno facendo un grande dono a chi sta tentando di avere un figlio, ed e' una cosa da non prendere alla leggera". Un simile boom non e' stato registrato tra gli uomini, probabilmente a causa della differente retribuzione prevista per i donatori di sperma. Esistono diverse banche di seme a New York City, ma la ricompensa, per il sesso forte, e' di circa 60 dollari per ogni donazione. 28-FEB-09