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ANORESSIA, CAMPAGNE FALLITE: MODELLE TROPPO MAGRE

 CAMPAGNE ANTI-ANORESSIA FALLITE, RAGAZZE ANCORA TROPPO MAGRE SU PASSERELLE MILANESI

 

Sottili, emaciate e senza forme. Al punto da sembrare malate. "Basta guardare le immagini delle sfilate di moda milanesi per rendersi conto che non e' cambiato niente: sulle passerelle sfilano ancora ragazze troppo magre. Modelli pericolosi per i piu' piccoli". E' il monito lanciato da Maria Gabriella Gentile, responsabile del Centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare dell'ospedale Niguarda di Milano, in occasione delle Giornate di nutrizione clinica e patologie correlate, in corso nella struttura del capoluogo lombardo. "A poco sono servite le campagne anti-anoressia" per far scendere dalle passerelle le taglie 'extra-slim', riflette la specialista. Il proliferare di immagini di donne sottopeso, senza un filo di grasso addosso, "non aiuta a combattere i disturbi del comportamento alimentare, a limitarne l'incidenza fra i piu' giovani. Anzi, contribuisce ad aggravare il problema". Gentile , che racconta di bambine di 8 anni ossessionate dal peso e dalla paura di non essere magre come modelle, ne e' convinta. E nel mirino finisce anche la moda rivolta ai piu' piccoli. "Propongono bambine vestite come piccole donne", osserva. "Ma una bambina alle scuole elementare non puo' preoccuparsi di non essere all'altezza per quel tipo di abbigliamento, non puo' sentirsi inadeguata per un po' di pancetta. Invece succede anche questo, e spesso sono gli altri bambini a emarginare chi non risponde a certi canoni". Secondo Gentile, bisognerebbe "riservare un po' piu' di attenzione e investimenti per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare". Prima di tutto, sottolinea, sarebbe utile avere una fotografia della situazione italiana. "Mentre, al momento, non esistono dati epidemiologici certi sui disturbi del comportamento alimentare in eta' precoce", ribadisce. Poi, servono "campagne di sensibilizzazione per far si' che tutti si impegnino - pediatri, specialisti, ministero della Salute, scuola e genitori - nell'attivita' di prevenzione e cure di queste patologie", conclude Gentile. Adnkronos,02-OTT-09