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ADDIO A FERNANDA PIVANO, PROTAGONISTA DELLA CULTURA ITALIANA

LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA


Addio a Fernanda Pivano, voce italiana della nuova America. Con le sue traduzioni ci ha fatto conoscere gli autori americani del '900, da Edgar Lee Masters a Hemingway, dalla «beat generation» a Dylan. Aveva 92 anni


MILANO - È morta all'età di 92 anni la scrittrice e giornalista Fernanda Pivano. A lei, nata a Genova nel 1917 ma trasferitasi presto a Torino con la famiglia, si deve la conoscenza in Italia dei grandi autori della letteratura americana. Da Edgar Lee Masters a Hemingway, dai poeti e gli scrittori della «beat generation» a Bob Dylan, i più grandi e rappresentativi autori della nuova America sono stati portati ai lettori italiani dalla sua capacità di interpretare, capire, raccontare e descrivere un mondo ancora sconosciuto al pubblico italiano. Di quasi tutti questi autori, Fernanda Pivano è diventata amica e confidente, riuscendo a trasferire nelle versioni italiane delle loro opere, lo spirito più vicino possibile a quello dell'originale. Scrittrice e anche giornalista, è stata a lungo collaboratrice del Corriere della Sera, cui ha regalato interventi e scritti di grande. Il suo ultimo testo scritto per il Corriere in occasione del suo 92 esimo compleanno, il 18 luglio scorso, era una nostalgica ma anche serena riflessione sulla vecchiaia con tanti ricordi degli scrittori conosciuti nella sua vita. La Pivano si è spenta martedì sera in una clinica privata di Milano, dove era ricoverata da tempo. I funerali si svolgeranno probabilmente venerdì prossimo, a Genova. «È stata una protagonista della cultura italiana» ha scritto il capo dello Stato Giorgio Napolitano in un messaggio di cordoglio alla famiglia.

 DALL'ANTOLOGIA DI SPOON RIVER AL PRIMO VIAGGIO NEGLI STATES

La prima parziale traduzione della Pivano della Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters (per Einaudi) risale al 1943. Cinque anni dopo l'incontro a Cortina con Ernest Hemingway, cui la Pivano resterà legata a vita da un rapporto umano e professionale a un tempo. Negli anni seguenti infatti la scrittrice curerà la traduzione dell'intera opera di Hemingway, intensificando l'amicizia con lo scrittore americano. Nel 1949 sposa Ettore Sottsass jr, autore delle foto più belle di tanti viaggi indimenticabili e incontri con gli scrittori beat Allen Ginsberg, Jack Kerouac e Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Neal Cassidy. Ciò che nella letteratura americana la attrae di più, rispetto a quella europea, è la «vecchia, tradizionale differenza fra letteratura pragmatistica e letteratura accademica, fra i fatti della vita e una letteratura libresca basata su indagini psicologiche». Così diceva: «Mi hanno attaccata per non aver mai valutato i libri, ma io mi sono limitata ad amarli, non a valutarli: questo lavoro lo lascio ai professori». Nei sei anni che vanno dal 1949 al 1954 la Pivano si dedica alla traduzione dei principali libri di Francis Scott Fitzgerald (da Tenera è la notte a Il grande Gatsby). Il 1956 è l'anno del primo viaggio negli States.

Fonte: CORRIERE DELLA SERA.it

http://www.corriere.it/cultura/09_agosto_18/multimedia_pivano_490171a2-8c30-11de-a273-00144f02aabc.shtml