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SWITCH-OFF.EU IL PROGETTO CHE AFFRONTA LE ESIGENZE DEI FIGLI DELLE VITTIME DI FEMMINICIDIO ANALIZZANDO I FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE

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La morte di una donna per mano del proprio compagno è un crimine disumano, specie se la donna è una madre che lascia al mondo i suoi figli, doppiamente orfani perché perdono ciò che hanno di più caro al mondo. Non potranno mai più abbracciare la loro madre e nemmeno potranno mai dimenticare che la tragedia è conseguenza del gesto del loro padre. Nello stesso istante per questi orfani si apre un abisso che crea il vuoto degli affetti e cancella ogni certezza sulla propria esistenza. Chi siamo? Dove andremo? Quando potremo ritrovare gli affetti perduti? I bambini sopravvissuti alle stragi familiari sono ad alto rischio di disturbo da “stress-post traumatico cronico” con la prevedibile conseguenze di sprofondare nella depressione, e con il passare degli anni di cadere nella tossicodipendenza, fino al suicidio.
Negli ultimi 10 anni in Italia si contano circa 1500 orfani. Poiché i crimini contro le donne si registrano da molti decenni si può calcolare che siano almeno diecimila oggi le vittime di tragedie familiari. Dove sono?
Qualcuno li ha aiutati a superare il trauma? Hanno bisogno di aiuto?
Il progetto www.switch-off.eu, guidato dal Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli, intende raggiungere il più alto numero di ‘orfani speciali’ cioè quei figli la cui mamma è stata uccisa dal papà per intervenire a loro tutela ad ampio spettro sociale e psicologico, iniziando dalla riduzione del danno da trauma.

Nella pagina Facebook di switch-off.eu sono ben spiegate le motivazioni del progetto e le indicazioni per parteciparvi.

 http://www.switch-off.eu/