Stampa

8 MARZO: IL MONITO DEL COLLE, PER NAPOLITANO STUPRO E' INFAMIA

8 MARZO: IL MONITO DEL COLLE, PER NAPOLITANO STUPRO E' INFAMIA - CAPO STATO EVIDENZIA RISCHI PER LAVORO DONNE A CAUSA DELLA CRISI E AUSPICA MAGGIORE PARITA'

Roma, 7 mar. - (Adnkronos) - La celebrazione stamattina al Quirinale della Festa della donna, e' diventata l'occasione per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di affrontare l'emergenza sicurezza delle ultime settimane e quindi condannare con durezza la violenza nei confronti delle donne. Per il capo dello Stato "gli stupri e tutte le forme di molestia, di vessazione, di persecuzione nei confronti delle donne" rappresentano "l'ombra piu' pesante di tutte" all'interno del "panorama generale a cui ci richiama l'8 marzo", "e' un crimine contro l'umanita'". Il monito di Napolitano e' rivolto a tutti perche' le donne sono vittima "in una parte del mondo in modi orribili e barbarici; in Italia verso donne italiane o straniere, non fa differenza, ad opera di stranieri o di italiani, non fa differenza". Alla celebrazione di questa mattina c'era anche il ministro delle Pari Opportunita', Mara Carfagna, che come il capo dello Stato ha condannato la violenza contro le donne, ma insieme ha chiesto ailla magistratura di essere "meno giustificazionista e perdonista". La giustizia, ha sottolineato il ministro, dovrebbe aiutarci "a garantire la certezza della pena senza la quale e' impossibile fronteggiare il fenomeno della violenza sulle donne". Durante la manifestazione al Quirinale, oltre che all'attualita' dell'emergenza sicurezza dettata, Napolitano ha fatto riferimento a numerosi aspetti che riguardano da vicino la vita delle donne e messo in evidenza le cose che ancora non vanno dal punto di vista della parita'. "Accanto alle 'luci' rappresentate dalle "affermazioni recenti, in vari ambiti, di personalita' femminili"m il capo dello Stato ha ricordato che "restano tante ombre: in particolare, quelle della sempre modesta, molto modesta presenza femminile nelle istituzioni rappresentative e in funzioni dirigenti nel mondo della politica". Inoltre, "restano molte ombre sulla strada della parita' salariale e, innanzitutto, della partecipazione delle donne alle forze di lavoro e all'occupazione complessiva" cosa che rischia di accentuarsi per via della crisi economica che "da' segni piuttosto di ulteriore aggravamento che non di allentamento"."Le violenze contro le donne, gli stupri e tutte le forme di molestia, di vessazione, di persecuzione nei confronti delle donne" rappresentano "l'ombra piu' pesante di tutte" all'interno del "panorama generale a cui ci richiama l'8 marzo", ha detto stamattina Napolitano ricordando le innumerevoli vicende che vedono le donne come vittima "in una parte del mondo in modi orribili e barbarici; in Italia verso donne italiane o straniere, non fa differenza, ad opera di stranieri o di italiani, non fa differenza". Proprio per questo i diritti delle donne richiamati dalla Costituzione restano, ha detto Napolitano, un quadro di riferimento. Il presidente della Repubblica ha sottolineato come "il quadro di riferimento generale per portare avanti la causa delle donne in tutti i suoi aspetti resta, piu' che mai, la nostra Costituzione". "I valori piu' preziosi per le donne, la liberta', l'emancipazione, la partecipazione attiva alla vita sociale e civile, l'uguaglianza di opportunita', il pieno riconoscimento a parita' con gli uomini dei talenti e dei meriti, sono il prodotto di un lungo processo di trasformazione della societa', della cultura e del costume, il prodotto di una graduale maturazione della coscienza collettiva. Ma e' con la Costituzione -ha detto Napolitano- che quei valori si sono fatti principi e diritti"Napolitano quindi ha ricordato la scarsa presenza delle donne nelle istituzioni e nella politica che e' ancora a un livello troppo basso. Accanto alle 'luci' rappresentate dalle "affermazioni recenti, in vari ambiti, di personalita' femminili" il capo dello Stato ha ricordato che "restano tante ombre: in particolare, quelle della sempre modesta, molto modesta presenza femminile nelle istituzioni rappresentative e in funzioni dirigenti nel mondo della politica". "Restano molte ombre sulla strada della parita' salariale e, innanzitutto, della partecipazione delle donne alle forze di lavoro e all'occupazione complessiva", ha aggiunto Napolitano sottolineando come la crisi enomica possa aggravare la situazione. Di fronte a una "crisi finanziaria ed economica, che da' segno piuttosto di un ulteriore aggravamento che non di allentamento" occorre chiedersi "quanto rischi di essere particolarmente colpito il lavoro femminile", ha sottolineato il capo dello Stato dicendo che questo e' "un tema sul quale ancora non si vede concentrarsi abbastanza l'attenzione, la riflessione e l'impegno". Durantela cerimonia di questa mattina sono state premiare otto donne che si sono distinte nel loro campo. Di qui il titolo dell'iniziativa, 'Onore al merito'. Tante le donne illustre presenti tra cui Rita Levi Montalcini e lla direttrice d'orchestra,Giovanna Fratta. Tre le premiate anche una professoressa di matematica, Emma Castelnuovo, come simbolo delle Resistenza al fascismo e alla dittatura che privo' le donne "dei diritti fondamentali" e che con "le infami leggi razziali" le costrinse ad abbandonare anche le scuole pubbliche.