di giosinoi il 23/10/2009, 12:34
Cara Tiziana, le madri che si macchiano di tanto delitto, lo fanno per puro egoismo e perfettamente consapevoli di non amare i propri figli, se non in via residuale ed a tempo libero.
Le conseguenze che citi, pur se astrattamente pertinenti, a mio sommesso avviso non andrebbero nemmeno fatte presenti nè al padre nè al figlio, vittime della madre malevola e furbastra.
Costume femminile si conosce che, a meno di non fare i fessi, prima si fa tutto il male possibile, poi si cacciano lacrime per riparare la - propria - sconfitta familiare, confidando nella bontà e nel protezionismo esclusivamente maschili.
Nel mentre, collaborate dolosamente dai tribunali empi di toghe rosa - o maschil' rosa - , usurpano di tutto e di più, casa denaro aziende figli-giocattolo, nemmeno lasciando le briciole al resto della famiglia (nè al marito che le ha fiduciate firmando addirittura un matrimonio!), di cui si fanno assegnare alimenti spropositati e parassitari senza avere mai dato congruità in cambio.
Se lavorano, addizionano al proprio reddito quello dello sventurato reso indigente per strada, ed utilizzano gli "alimenti" per spese che nulla hanno a che vedere con i figli, mentre l'interesse dei minori andrebbe precisamente verificato dai tribunali anche sotto il profilo dell'utilizzo economico.
Non parliamo dell'addebito al marito: calunnie bugie e congiure con testimoni falsi sono quotidianità, credute senza prove - sulla parola - che il fedigrafo sia tale (SENZA CONFESSARE CHE TRADISCONO ALTRETTANTO ED ANCHE PIU' DEI MASCHI, IO LO SO BENE, ANZI BENISSIMO, ANZI CI SGUAZZO CON LE MOGLI CHE A TURNO OGNI 15 GG. MI RINCORRONO ALIMENTANDO IL MIO DISPREZZO PER TALE CIARPAME).
Non credo sia rancore, e credo che la madre si dia alla macchia per la vergogna oramai venuta alla luce con la maturità del figlio capace di critica, il quale insieme al padre le presentano il solito conto che lei, come tutte le portoghesi, come al solito non vuol pagare.
Anzi, come al solito, confidava nella solita futura confusione mentale del parapiglia ventennale, per scorrettamente chiedere al figlio magari riconoscenza per averne calpestato i diritti alla bigenitorialità, ma le va come al solito male.
Io sono il primo ad avere pesantemente presentato il conto a mia madre per i danni che ha fatto coscientemente a me ed a mio padre, e ritengo quale portatore di personale esperienza, non si debba mai perdonare tale peccato, come la legge penale e civile degli uomini non perdona ma chiede di pagare il conto dovuto a favore delle vittime.
Ci dovevano pensare prima; il futuro non conterrà tanta ingiustizia ma, al contrario, conterrà tanta giustizia (e non è certo odio) nel giusto risarcimento morale e materiale che i minori lesi pretenderanno.
Se poi parli della pagliacciata che si definisce "affido condiviso", riscontra che è legge dello stato che non viene rispettata nè dalle madri che si oppongono con calunnie e diffamazioni, ma peggio ancora viene DISAPPLICATA CONTRO LA VOLONTA' PARLAMENTARE dai\dalle magistrati\e collaborativi\e in danno riconosciuto dei minori e contro il loro interesse.
Quel padre non sta affatto avvelenando la vita del "povero" figlio: è il figlio che si è svegliato dopo essersi accorto che mentre dormiva veniva danneggiato dalla madre, unica responsabile di avere seminato odio: è portatore di interesse proprio e lo svolge in piena fede.
Cmq, per concludere, io non riconosco il titolo di "madre" alle sequestratrici dei figli, quindi per me il neofita si rivolge ad una semplice estranea che lo ha gravemente danneggiato.
Il mondo è una ruota, e bisogna pensare prima alle conseguenze delle proprie azioni, altrimenti pagare il conto con dignità e senza chiedere sconti.
Cara Tiziana, prova a pensare il mondo con queste madri delinquenti in carcere, tanti problemi sociali nemmeno esisterebbero, e la TV avrebbe detto la verità presentandoci come reale la famigliola del mulino bianco nell'auto nuova che sale vacanziera per le colline, occupata da una casalinga che fa veramente la casalinga e mette il lavoro al 2° posto dopo la famiglia.
Avevano ragione i nostri vecchi - ed i musulmani - a non fidarsi ....